NOTA UFFICIALE
Avviliti. È il termine più rappresentativo dello stato d’animo per questo infinito gioco dell’oca che vede protagonista lo Stadio “Miramare”. Dopo oltre 5 ore di Commissione (riunitasi per la settima volta), un nuovo nulla di fatto: domenica si torna a giocare a porte chiuse contro la Paganese. Una notizia che sinceramente ci lascia molto perplessi, un fulmine a ciel sereno rispetto al lungo e tortuoso percorso per il riconoscimento dell’agibilita dell’impianto (mai acquisita e riconosciuta) giunto ad una fase conclusiva.
Auspichiamo fiduciosi e chiediamo fattiva collaborazione a tutti i soggetti preposti, ma, ad ogni seduta della Commissione provinciale, vengono rilevate sempre nuove questioni amministrative, la quasi totalità afferranti a situazioni non di diretta competenza della società concessionaria, con richieste di produzione di certificazioni utili a sanare lacunosi situazioni del passato.
Il “Miramare” da opportunità per la città si sta rivelando una seria criticità per un progetto ad ampio respiro e che va oltre la prima squadra del Manfredonia Calcio.
Siamo ad un punto della stagione molto delicato, decisivo. L’assenza di pubblico inizia pesantemente farsi sentire sul fattore finanziario. Una situazione paradossale rispetto alla quale la società sta valutando l’avvio di un’azione legale e risarcitoria per l’oggettiva impossibilità, non per proprie responsabilità, di poter dare seguito alle attività oggetto di ingenti investimenti privati a causa di grovigli della burocrazia che possono essere sciolti solo se vi è pieno è reciproco rapporto di collaborazione tra tutti i protagonisti della vicenda.
Chiediamo chiarezza e rispetto delle regole contrattuali, serietà per il “Miramare”, struttura molto apprezzata da tanti addetti ai lavori anche di categorie superiori, e speriamo lo diventi quanto prima anche per tutti i soggetti coinvolti nella procedura di agibilità.
SSD Manfredonia Miramare